Dieta Lipetz (calorie buone e calorie cattive)

 
Dieta Lipetz (calorie buone e calorie cattive)

Il medico Philip Lipetz, americano di San Francisco, famoso per i suoi studi su DNA e sull’invecchiamento, soffrendo in prima persona di soprappeso, ha svolto ricerche sull’argomento arrivando ad elaborare un dieta che ha preso il suo nome, che seppur non dichiaratamente, è molto simile ad una dieta naturista.

Alla base della dieta Lipetz c’è l’osservazione che l’organismo tende ad accumulare riserve adipose quando assume alimenti capaci di aumentare l’indice glicemico, ossia il livello degli zuccheri nel sangue.

Il dietista non rinnega l’importanza dell’apporto glicemico ma cerca di studiarne più da vicino il metabolismo per migliorare la possibilità di perdere peso senza per forza ridurre troppo drasticamente le calorie acquisite attraverso i carboidrati.

Calorie Buone e Calorie Cattive

Lipetz distingue tra calorie buone e calorie cattive.

Le prime derivano dalle leguminose (fagioli, piselli e simili); tacchino e pollo (senza pelle e non associati a carboidrati); pane di segale integrale e, più in generale, i cereali integrali; pesce azzurro e trota, tonno e merluzzo; frutta fresca e verdure (ad eccezione di patate e carote); latticini magri.

Tutti questi alimenti, alcuni portatori di un discreto apporto glicemico, sono tuttavia più facili da digerire e meno soggetti all’accumulo nel sostrato adiposo.

Tra le calorie cattive ci sono ovviamente gli alcolici, i prodotti confezionati da forno, gli alimenti dolcificati, la frutta secca; limitare in maniera considerevole i grassi animali, le carni rosse e i cibi troppo cotti o conditi è un segreto per scacciare queste calorie che rischiano di appesantirci senza offrire un adeguato apporto nutrizionale alla nostra alimentazione.

Fasi della Dieta Lipetz

La dieta Lipetz prevede essenzialmente due fasi: una prima, di dimagrimento, in cui è consentito nutrirsi unicamente di calorie buone, senza tuttavia avere alcun limite in termini di quantità.

Nella prima fase occorre prestare molta attenzione non solo ai cibi ma anche alla modalità della loro cottura e della loro preparazione, evitando accuratamente quelli predisposti con uso di grassi animali.

Nella seconda, di mantenimento, gli altri alimenti vengono reinseriti con gradualità, sempre limitandone l’incidenza.

All’inizio grassi e proteine sono concessi solo un giorno su tre e unicamente a pranzo, senza associarli a carboidrati o amidi.

Dopo un paio di settimane i grassi animali sono consentiti un giorno su due.

Solo dopo due mesi c’è più libertà nella scelta dei cibi ma comunque si consiglia di prediligere sempre le calorie buone rispetto a quelle cattive.

Giudizio di sonoinforma.com

È una dieta molto adatta per raggiungere il peso forma e mantenerlo, ma anche per risolvere problemi di salute spesso connessi al regime alimentare seguito, come cattiva circolazione e problemi alle articolazioni.

Si tratta di un’ottima dieta, che è stata una delle prime a dare fondamentale importanza all’indice glicemico, riconosciuto come parametro fondamentale per una sana alimentazione.

Inoltre si tratta di una dieta che insegna a mangiare in modo sano e corretto, che quindi può costituire un regime alimentare da seguire per tutta la propria vita.

 
 
 
 
 
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