Origini dell'Autostima

 
Origini dell'Autostima

I primi anni di vita di un bambino (dal concepimento stesso ai tre anni di età) sono anni estremamente importanti per creare le fondamenta di un buon grado di autostima in età adulta.

È durante questo periodo che il genitore inizia un lungo percorso di educazione del proprio figlio ad amare ed ad apprezzare se stesso.

Il percorso giungerà fino ai vent’anni, modificando la forma e i messaggi a seconda dell’età.

L’educazione di un genitore verso il proprio figlio si basa su un delicato equilibrio tra amore e regole.

In tal senso tre sono gli aspetti principali di cui il genitore deve tenere conto per creare solide fondamenta per l’autostima del figlio.

Presenza e Amore

Il primo passo ha a che fare con le sollecitazioni.

Il bambino infatti ha bisogno, più che mai nei primi mesi di vita, di stimoli fisici: necessita di essere toccato, accarezzato, abbracciato.

È il modo in cui avverte la presenza dell’adulto, lo percepisce vicino a sé e con sé.

Non si sente solo né abbandonato; così sente, anzi, l’amore del genitore.

Fiducia

L’adulto ha un secondo compito molto importante: deve prendersi cura del bambino e dedicare attenzione alle sue esigenze ma anche, e soprattutto, alle sue parole.

Il bambino si sentirà apprezzato, capirà di valere e di essere importante, pienamente riconosciuto come individuo con pensieri e volontà.

Frasi e parole devono incentivare alla fiducia in se stesso e nelle proprie capacità.

Limiti

Infine l’adulto ha anche il dovere di definire i limiti entro cui il bambino può agire: il genitore detta le regole di comportamento che il bambino deve imparare a rispettare.

A dispetto di quello che si possa pensare, avere poche, ma ferme, regole è un motivo di grande stabilità per il bambino.

Egli si sente al sicuro dentro confini tracciati con chiarezza e condivisione. In questo modo si alimenta la fiducia verso il genitore e si impara il senso del vivere sociale.

 

Infine va ricordato che cosa fondamentale è dare il buon esempio.

L’educazione viaggia normalmente attraverso la comunicazione verbale. Tuttavia il mezzo più efficace rimane la coerenza tra fatti e parole.

Nulla può, invero, su un bambino quanto il buon esempio da imitare.

Un bambino vissuto in un contesto familiare estremamente critico, a sua volta nella vita adulta tenderà a disapprovare; se un bambino è cresciuto in una realtà che ha alimentato il senso della vergogna, imparerà a vivere con il senso di colpa; se, al contrario, la famiglia lo ha fatto crescere nel segno della giustizia, imparerà ad essere giusto; se ha vissuto con l’approvazione dei cari, amerà se stesso.

 
 
 
 
 
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