I Rischi Alimentari

 
I Rischi Alimentari

Si sente spesso ripetere la frase: «Almeno sono sicuro di cosa mangio!».

Quanti, in realtà, conoscono con certezza l’origine, le modalità di preparazione, ed i rischi connessi alla produzione ed al consumo dei cibi che normalmente riempiono le nostre dispense?

Solo in minima parte i cibi che ingeriamo sono certificati e protetti da filiere controllate e sicure.

Per il resto non sappiamo nulla di quanto sta a monte del banco del supermercato o della bottega in cui acquistiamo la spesa alimentare.

Negli ultimi anni si è dato ascolto alle esigenze di consumatori più responsabili e consapevoli dei moltissimi rischi che corrono al momento di scegliere cosa porre nel carrello: si sono così create le basi per costruire un sistema di sicurezza alimentare più solido ed affidabile.

Per parlare di sicurezza occorre conoscere i rischi e le ragioni per cui può accadere che il cibo che ingeriamo sia contaminato, alterato o addirittura avvelenato.

I rischi principali sono di tre tipi: chimici, biologici e fisici.

Rischio Chimico

I rischi chimici riguardano la possibilità che nella produzione del cibo entrino in gioco sostanze chimiche tossiche per la nostra salute che rimangono presenti negli alimenti: sono gli antibiotici somministrati agli animali, gli antiparassitari impiegati per combattere le patologie di frutta e verdura, le sostanze inquinanti presenti nelle acque di lavorazione degli alimenti, i fertilizzanti adoperati per incrementare la produttività della terra e delle colture.

Tra i metalli più diffusi e inquinanti vi sono il mercurio, il piombo, il nichel e il cadmio.

Molto dannosi sono anche i fosfati utilizzati come concimi, mescolati spesso alle acque e depositatisi in eccesso nei cibi.

Rischio Biologico

I rischi biologici sono legati alla presenza di microrganismi patogeni che si annidano nei cibi e passano poi all’uomo; ad esempio i batteri, ma anche muffe e altri protozoi in alcuni casi molto dannosi per la salute umana.

Sempre concernenti il rischio biologico sono anche la presenza di eventuali parassiti o la presenza di virus all'interno degli alimenti.

Rischio Fisico

I rischi fisici, invece, sono più rari anche se l’industrializzazione della produzione degli alimenti ha conosciuto un impiego crescente di macchine ed altre attrezzature automatiche alle quali sono affidate intere fasi di lavorazione.

Parti di macchinari non adeguatamente sottoposti a regolare manutenzione si possono distaccare e finire così nei preparati trattati dai macchinari stessi.

La fase di impacchettamento è altrettanto delicata e può creare problemi legati all’integrità del cibo ed alla sua corretta conservazione, oltre che alla presenza di corpi estranei.

Il Profitto a Tutti i Costi

Perché i rischi esaminati tendono ad essere sempre più riscontrati nell’attuale economia, nonostante i frequenti controlli delle forze dell’ordine?

Perché quotidianamente vengono sequestrati cibi contaminati, o semplicemente avariati, da laboratori che più che assomigliare ad aziende hanno l’aspetto di vere e proprie associazioni a delinquere?

Per una ragione molto semplice: la sicurezza ha un costo elevato e produttori poco seri spacciano cibi a basso prezzo ignorando le minime nozioni di sicurezza.

La distanza che intercorre tra produttore e consumatore è inoltre un altro elemento che ha facilitato le contraffazioni alimentari poiché non permette di verificare direttamente la qualità e la sicurezza della produzione.

In Italia però è da dire che la sicurezza assicurata dai NAS – Nuclei Antisofisticazioni e Sanità dell'Arma dei Carabinieri – è una delle migliori al mondo.

Quindi se possibile sono da preferire cibi prodotti in Italia che sono pertanto tutelati da doppi controlli: in fase di produzione ed in fase di commercializzazione.

 
 
 
 
 
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